algoritmo di Airbnb

Airbnb è una piattaforma che in modo gratuito ti permette di prendere un immobile, che sia di tua proprietà o meno, che tu l’abbia preso in affitto a lungo termine per poi subaffittarlo o altro, e ti dà la possibilità di pubblicare un annuncio sul suo portale. Milioni di persone usano tale sito per ricercare un alloggio dove stare per giorni, settimane o mesi (a breve termine quindi). Molti non lo sanno ma, da dopo la quotazione in borsa, che ha rappresentato la rinascita dell’attività, l’algoritmo di Airbnb è cambiato.  

Tra poco analizzeremo nel dettaglio il funzionamento di tale algoritmo ma prima è bene fare un passo indietro e ripercorrere la storia degli ultimi anni di Airbnb. Una vera e propria storia di risalita dal baratro e rinascita economica. 

L’azienda è stata fondata nel 2008 e dopo un decennio di successo, durante la pandemia ha vissuto momenti complicati a dir poco. Le prenotazioni su Airbnb precipitarono in ogni parte del mondo: dagli USA a Pechino, passando per Roma e Seul. Basti pensare che Nel secondo trimestre del 2020 i pernottamenti prenotati su Airbnb furono 28 milioni, un terzo rispetto a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel frattempo le entrate calarono del 72% e l’azienda dichiarò perdite per quasi 400 milioni di dollari

Come se non bastasse la sua valutazione da 30 miliardi di dollari era scesa a 18 miliardi. In molti, anche fonti autorevoli come il Wall Street Journal, iniziavano a mettere in dubbio la sopravvivenza di Airbnb. La pazienza di host e superhost era al limite, così come le loro perdite dopo che Chesky (fondatore di Airbnb) decise di non far pagare agli utenti le prenotazioni che avevano fatto appena prima o nelle prime settimane della pandemia.

Iniziarono tagli su tagli, circa 1.900 dipendenti furono licenziati e dopo mesi complicati tra maggio e giugno, Airbnb iniziò a vedere qualche segnale di ripresa: dopo anni in cui la sua forza erano stati gli affitti nelle grandi città visitate dai turisti, a giugno l’azienda ridisegnò il sito e l’app cosicché l’algoritmo mostrasse ai possibili viaggiatori alloggi di ogni tipo. Dalle case sulla spiaggia ad alloggi intimi e lontani dal caos cittadino e che limitassero al massimo il contatto con altre persone.

Una strategia vincente che è stata coronata con la quotazione di Airbnb in borsa. Lo sbarco a Wall Street è stato un successo sin dalle prime ore, quando il valore del titolo di Airbnb è salito fino a 100 miliardi di dollari.

Come funziona l’algoritmo di Airbnb?

È importantissimo conoscere il funzionamento dell’algoritmo per capire cosa piace ad Airbnb, quali sono i comportamenti consigliati, quali sono le strategie che funzionano e quali sono le cose da non fare assolutamente.

L’equazione è semplicissima: più i tuoi annunci di immobili sono visibili e presenti nei primi risultati di ricerca, e più possibilità di click e di generare vendite avrai.

L’algoritmo di Airbnb è un algoritmo che si basa sull’interesse. Se un annuncio è cliccato diverse volte, visualizzato per molto tempo, utilizzato per prenotare in modo effettivo, esso assumerà gran valore agli occhi dell’algoritmo che agirà in un modo molto semplice: lo farà circolare e renderà visibile a un bacino d’utenza ancor più ampio. L’algoritmo di Airbnb, quindi, tende a premiare i contenuti che per molte persone sono ritenuti di valore e interessanti.

La piattaforma, in tal senso, va a guadagnare una percentuale per ogni vendita che un host riesce a realizzare, quindi, come potrai ben capire, l’algoritmo ragiona anche e soprattutto per i propri interessi.

Le azioni che piacciono all’algoritmo di Airbnb 

Come anticipato, ci sono azioni che la piattaforma tende a premiare e altre le penalizza. Quindi, le azioni che favoriscono gli utenti sono quelle ben viste: è fondamentale lavorare sul titolo, la descrizione dell’annuncio e concentrarsi sulle immagini che vadano a presentare bene un alloggio. Ma non solo.

Uno degli aspetti più importanti e influenti sono le recensioni. I feedback degli utenti delineano la reputazione online di una qualsiasi attività e instillano fiducia nelle altre persone. 

  • Più recensioni positive = più vendite

Puoi scrivere il miglior titolo, la descrizione più accattivante e inserire le foto più belle scattate dal miglior fotografo d’interior design ma se non hai recensioni che attestino e confermino quanto dici o ne hai pochissime, beh, acquisire gli utenti sarà impresa ardua.

Affidarti, quindi, solo alla benevolenza delle persone e sperare che queste lascino di loro iniziativa una recensione, purtroppo, non è la miglior strategia possibile. Per ovviare a perdite di tempo e ottenere risultati più immediati, l’Agenzia Stelle d’Oro dispone di un servizio di recensioni positive Airbnb dedicato.

Puoi comprare recensioni Airbnb per la tua struttura ricettiva presente sulla piattaforma, in maniera del tutto sicura e legale grazie alla nostra fitta rete di recensori che valutano il tuo soggiorno. La nostra agenzia si occupa di selezionare recensori reali, con profili veritieri, italiani e che sono capaci di scrivere una recensione credibile.

Hai la possibilità di acquistare pacchetti di recensioni fino a 100 ma per iniziare a testare quanto ti diciamo, puoi tranquillamente provarne solo una e poi valutare. Dai un’occhiata!

Avere recensioni non è solo importante per influenzare positivamente gli utenti che le leggeranno ma anche in ottica algoritmo, il quale premia le strutture con più recensioni positive migliorandone il posizionamento.

  • Basso tasso di disdette e sito aggiornato

L’algoritmo di Airbnb favorisce le prenotazioni e gli annunci che riescono a garantire un basso tasso di disdette grazie a un sito sempre aggiornato. Non basta creare l’annuncio e metterlo online lasciandolo al proprio destino. Modifica spesso i prezzi, fai promozioni, sconti, aumenta e diminuisci i prezzi di pochi euro almeno una volta a settimana.

Perché fare così?

Perché Airbnb e i suoi cookie di profilazione captano queste tue modifiche e il turista riceverà delle email incentivanti ove potresti essere presenti anche tu come profilo consigliato data la convenienza.

  • Rispondi alle richieste

È importante rispondere ad ogni richiesta ricevuta anche se non si convertiranno in prenotazioni.

Per l’algoritmo, la prima richiesta è quella più importante e anche il fattore tempo ha la sua incidenza. Se non sei al pc ma in giro, utilizza l’app o aiutati con risposte preimpostate.

  • Impostare la prenotazione immediata

L’algoritmo premia chi imposta la prenotazione immediata, le quali offrono numerosi vantaggi:

  1. Comodità: puoi ricevere prenotazioni senza dover rispondere a ogni richiesta.
  2. Piace agli ospiti perché permettono di pianificare più facilmente un viaggio.
  3. Migliora la posizione nei risultati di ricerca perché influenza positivamente il tasso di risposta.
  4. Aiuta a diventare Superhost, in quanto per ottenere questo titolo serve un tasso di risposta del 90%.

Gli errori da non commettere su Airbnb

Molti host commettono errori imperdonabili agli occhi dell’algoritmo di Airbnb e il risultato è la penalizzazione dell’annuncio in ottica posizionamento.

Pubblicare un annuncio su Airbnb è semplice, tutt’altra cosa è gestirlo. Vediamo, quindi, gli errori più comuni che un host commette su questa piattaforma.

1. Non essere coerenti nel proprio annuncio 

La confusione e l’incoerenza fra quello che scrivi e quello che si aspetta l’utente, sta alla base del ricevere recensioni negative.

E ricevere feedback negativi porta l’algoritmo a considerare, inevitabilmente, l’annuncio come poco interessante.

2. Utilizzo di immagini di bassa qualità

La prima cosa che risalta in un annuncio è la foto della struttura. Le immagini sono un elemento fondamentale per Airbnb e caricarne di bassa qualità e scarsa risoluzione porta gli utenti a vedere con sospetto e poca professionalità l’annuncio.

Affidati a un fotografo professionista e scatta le tue foto in orizzontale in risoluzione di almeno 1024 x 683 pixel, quelle verticali non mostrerebbero bene il tuo spazio.

3. Testi non leggibili

Per una descrizione dell’annuncio ottimale devi saper toccare le corde dell’emotività e della creatività ma non puoi non tener conto della formattazione del tuo testo. Una scrittura senza “respiro” in blocco unico e con descrizioni poco chiare non aiutano né l’utente né l’algoritmo, quindi:

  • Non scrivere un blocco unico senza lasciare spazio e aria tra un paragrafo e l’altro.
  • Quando devi elencare e descrivere degli spazi, per essere più chiari, utilizza gli elenchi puntati. Garantire ordine e pulizia visiva è un aspetto determinante.
  • Non scrivere un annuncio troppo lungo. Sii completo nella spiegazione ma senza dilungarti inutilmente.
  • Va bene la creatività ma non la enfatizzazione eccessiva. Il rischio di cadere nel ridicolo è alto.

Lascia un commento